Camera da letto Ewin

continua da:Ewin's house-bagno

afferrò la mia mano come speravo e si aggrappò cercando di non pesarmi troppo, puntai i piedi in modo da riuscire a sollevarlo con poco sforzo, insomma ci volle un pò però alla fine ci riuscii e fu in piedi anche lui.
Non appena fu in piedi si mise a ridere.
<<non credo che tu abbia fatto un buon acquisto a portarmi qui, un vecchietto sarebe più agile e sveglio...>> disse intanto che lo aiutavo ad uscire fuori, ridacchiai.
in effetti...
dissi guardandolo con la coda dell'occhio, per poi ridere. Ringraziai il cielo quando con l'altra mano si afferrò l'asciugamano, in modo da non denudarsi nuovamente, ebbene la situazione stava diventando molto più che comica.
Pensai tra me, il luogo adatto dove portarlo, la stanza degli ospiti era troppo lontana ed ero certa che non ci sarebbe mai arrivato in questa situazione, afferrai i panni che gli avevo portato prima e li misi sottobraccio, la stanza di mia nonna poi era fuori questione, altro che padellate poi, il divano era scomodo, per non dire minuscolo in confronto alla sua mole e... l'unica che mi venne in mente era la mia camera. mi morsi leggera un labbro.. un uomo nudo in camera..
Dunque lo guidai verso le scale, ed era proprio in cima dove si trovava.
Ci fermammo più volte durante la salita perchè Noah doveva riprendere fiato, e io gentilmente lo sorreggevo aiutandolo.
dopo un pò giungemmo finalmente in camera mia, le pareti blu acceso erano sbiadite dal tempo, quasi a sembrare azzurro tenue, il mio letto torreggiava nella parete in fondo.
<<davvero carina...
non ci sono altri pericoli vero?, sai non vorrei farle fare la fine del bagno...>> disse ridendo, mentre una fitta gli tolse il fiato.
risi.
Tranquillo, perfino un bambino non si farebbe male qui dentro e girerebbe senza far danni.
lo rassicurai guidandolo verso una sedia, poi lo mollai e gli misi in mano i vestiti di mio padre, gli sorrisi.
Questi sono i vestiti, tieni.
dissi assicurandomi che li afferrasse dopodichè mi allontanai di qualche passo e mi voltai.
almeno le mutande saprai infilartele da solo no?
chiesi ridacchiando, guardando il cassettone.

Certo, se solo riuscissi a piegarmi...sussurrai tra i denti...
Ci provai, mi piegai un pò alla volta, ma le fitte alle costole erano atroci...
Al diavolo le mutande...pensai voltandomi verso di lei...
le arrotolai in una mano e gliele lanciai, proprio come avevo sperato le si posarono sulla testa...
risi...
se è questo che vuoi
questo avrai...le dissi, mi alzai e mi distesi a fatica sul suo letto morbido e ampio, senza vestirmi...
O mi aiutava o me ne sarei stato nudo per i prossimi giorni...
A me poco importava, non ero io quello a disagio...
Alzai un poco la testa per guardare la ferita, era completamete rimarginata, quello che si notava ora era il livido violaceo e enorme che mi percorreva tutto il fianco e una parte di addome...
Mi ci voleva una pomata per le contusioni perchè si assorbisse più velocemente...
Ewin, avresti una pomata?...le chiesi indicando il livido...

lo sentii nonostante stesse sussurrando, resistetti alla tentazione di girarmi, ma dopotutto poteva anche avere ragione visto che era reduce di uno scontro.. mi morsi un labbro.. quando dopo un pò sentii un fruscio e mi volò qualcosa in testa.
sussultai per la sorpresa.
ma cos..mutande?!?
esclamai tirando le mutande che gli avevo dato dalla mia testa, mentre le sue risate si espansero in tutta la stanza, si..decisamente ci stava prendendo gusto.
<<se è questo che vuoi
questo avrai...>> disse poi, ancora incredula a guardare le mutande strette nel mio pugno mi voltai lentamente e notai che si era disteso sul mio bel letto dalle coperte candide, sbuffai leggermente.
il suo corpo ora era rimarginato, restava solo quel brutto livido violaceo. Sbuffai leggermente.
<<ewin, avresti una pomata?..>> mi chiese poi indicandoselo, ruotai leggera gli occhi al cielo ma poi annuii.
penso proprio di si, aspetta un secondo..
dissi uscendo fuori dalla stanza.. cominciava sul serio ad irritarmi.. ma sorrisi.
entrai un attimo in bagno, quello del piano di sopra e rovistai nella cassetta medica dove trovai una crema per le contusioni o stiramenti, la presi e ritornai avvicinandomi al letto, mi sedetti accanto a lui e mi voltai a guardarlo.
ora sta fermo che te la spalmo per bene..
dissi cacciando la pomata dal suo astuccio e svitavo il tappetto, ne misi un pò sulla mia mano e dopo aver poggiato il tubetto sul cassetto accanto al letto poggiai delicata la mano sul livido, spalmando la crema con cura.
con l'altra mano poggiai la mutanda di fianco a lui , di certo non potevo tenerla in mano ora.
Sei proprio un dispettoso sai?
dissi concentrata a spalmargli la crema, gli lanciai una breve occhiata, per fortuna che aveva ancora in dosso l'asciugamano.

La osservai uscire dalla stanza leggermente scocciata, come biasimarla?, ero realmente una rottura di scatole e certo non ero un suo problema, lei era solo gentile...dannatamente gentile e...bellissima...
Osservai la pomata che portò con sè, non provò nemmeno a lasciarmi fare da solo, fu così carina da spalmarla lei...
Sussultai appena quando posò la mano sul livido, per quanto delicata fosse era logico che facesse comunque un pò male...
Sorrisi alle sue parole e alla vista delle mutande...
E' più forte di me, io sono così...le dissi, in realtà molto era dovuto a lei, mi sentivo così con lei...
La osservai negli occhi, il suo sguardo attento per assicurarsi di non farmi male...
Allungai il braccio e le presi dolcemente il polso per fermare la sua mano che continuava a massaggiare dolcemente la mia pelle livida...cercai i suoi occhi...
Grazie davvero...
per tutto ciò che stai facendo per me...le dissi dolcemente...
I capelli bagnati perdevano piccole goccioline sulle coperte lisce, aveva ancora l'asciugamano attorno ai vestiti zuppi...
Mio dio, ma perchè mi fai questo effetto Ewin?...pensai attirandola a me, la feci rotolare con l'aiuto dell'altro braccio sopra di me, ignorando il dolore, fino a sistemarla accanto a me, al centro del letto...
Mi voltai su un fianco e dopo averla osservata appena per un secondo attirai il suo viso a me e la baciai ancora...
A fondo, con trasporto, non sapevo cosa fosse che mi attirava con violenza a lei, sapevo solo che le mie labbra desideravano le sue...
Le passai un braccio dietro la schiena e l'attirai a me, i nostri corpi vicini, i suoi vestiti bagnati e freddi mi provocarono un brivido...
La strinsi di più senza abbandonare la sua lingua morbida...

lo sentii sussultare sotto il mio tocco, accidenti forse non ero stata abbastanza delicata! dovevo ricordarmi di fare più attenzione.. già era mezzo rotto.. non volevo di certo peggiorare le cose..
nonostante tenessi gli occhi e la mente rivolta verso il livido sul fianco non potei fare a meno di percepire il suo sguardo, stranamente caldo e capace di turbarmi, rivolto sul mio viso, a stento non arrossii..
alle sue prime parole ruotai gli occhi al cielo..
dunque avevo visto bene.. sei di un dispettoso cronico e irreversibile..
confermai convinta per poi ridacchiare.. riprendendo a massaggiargli dolcemente il fianco, per spalmare bene la crema.
ero talmente concentrata che non lo vidi allungare il braccio.. sentii soltanto il tocco sul mio polso e ciò bastò per farmi sussultare leggermente, perchè le sue mani erano così calde?.. il cuore accellerò i battiti..
era incredibile.. che un ragazzo che conoscevo si e no da un giorno o metà giornata.. potesse essere capace di provocarmi tutto ciò.. era incredibile e quasi assurdo..
mi fermò così la mano e parve cercare il mio sguardo, ma non ne ebbe bisogno era già puntato su di lui.. lo osservai sorpresa turbata..
<<grazie davvero...
per tutto ciò che stai facendo per me...>> disse, di nuovo con quel tono dolce, il mio cuore rischiò di esplodere.. perchè? perchè doveva fare così?.. era come se avesse due personalità...
scossi leggermente il capo...
non è niente d speciale.. avevi bisogno d'aiuto.. non potevo di certo lasciarti li..
risposi a mezza voce.. sentivo che il fiato mi mancava.. e si faceva più affrettato.. mi si contorse lo stomaco.. diamine come ci riusciva?
avevo ancora i capelli bagnati, li sentivo umidi scivolarmi attorno al viso, piccole goccioline raggiungevano la coperta.. l'asciugamano avvolto attorno al mio corpo.. sopra i vestiti, gelidi e bagnati.
Non riuscii a reagire, troppo stordita qual'ero, riuscì a sbalzarmi verso di se, mentre con l'aiuto dell'altro braccio mi faceva rotolare su di se, spalancai la bocca sorpresa quando giunsi proprio al centro del letto..
spalancai gli occhi, il cuore a tremila, il fiato sottile, soprattutto quando si girò verso di me..
Noah..
provai a dire quando mi attirò contro di se, le parole mi morirono in gola mentre mi inondava le labbra con le sue bollenti, gli occhi ancora spalancati dalla sorpresa si dischiusero leggermente stordita di colpo dal desiderio che mi avvolgeva in quel momento, un lieve gemito, dalla sorpresa.. desiderio.. qualcosa che nemmeno io seppi spiegare, non seppi oppormi a ciò che mi stava accadendo..
Quel bacio non era per niente uno scherzo, anche se non avevo avuto molti confronti con cui farlo.. era profondo, lo sentivo fin nel midollo spinale.. rabbrividii in tutto il corpo.. i vestiti bagniati aderivano alla mia pelle.. sentii il suo braccio dietro la schiena per attirarmi a se, contro il suo petto scolpito.. sentendo così la sua pelle sotto le dita, di nuovo, in modo diverso.. rabbrividii ancora..
Non mi staccai, ero del tutto incapace di farlo.. era un bacio.. un solo bacio.. sembrava di stare in trance.. non riuscivo a staccarmi.. cosa diamine stava accadendo?.. la mia mente si era svuotata.. sentivo solo le sue labbra..

Le sue parole si spensero contro le mie labbra, il desiderio delle sue labbra era accecante, mi inondava come una furia...
La tenni ancora contro di me mentre le nostre labbra sembravano incollate insieme, attesi finchè il desiderio non fu insostenibile...
A quel punto con un piccolo gemito staccai le labbra infuocate dalle sue, gli occhi pieni di desiderio cercarono i suoi...
credo che dovresti toglierti questi vestiti fradici di dosso...le dissi col fiato corto...
non voglio che ti prenda un raffreddore...aggiunsi sorridendole...
Attesi che si alzasse e la osservai prima che uscisse dalla stanza...
Ewin, torna presto qui da me...le dissi con un'occhiata intensa...
poi mi distesi aspettando che tornasse...

Continuò a stringermi contro di se, quanto a me non riuscivo a connettere un pensiero!
la sua pelle sotto le mie dita, il suo cuore mischiato al mio che batteva fino a stordirmi..
dopo un pò si scostò, con un piccolo gemito.. aprii lentamente gli occhi, stordita e ancora instabile.. nei suoi occhi vi era desiderio.. mi si strinse lo stomaco..
<<credo che dovresti toglierti questi vestiti fradici di dosso..>>
disse, il suo fiato era corto .. proprio come il mio.. il petto si abbassava e rialzava molto infretta.
<<non voglio che ti prenda un raffreddore..>> aggiunse poi con un sorriso.. mi morsi un labbro..
aspettai che mi lasciasse andare e poi scesi dal letto.. il cuore a tremila, senza dire niente..
ero confusa e molto..
<<ewin, torna presto qui da me..>> disse poi lanciandomi un occhiata intensa da farmi traballare le gambe.. il cuore in gola.. che cosa aveva intenzione di fare?..
afferrai dei vestiti asciutti sulla sedia e filai in bagno. mi ci chiusi con il cuore a tremila..
avevo tantissime sensazioni che mi invadevano il corpo, in più i brividi...
mi spogliai.. per poi asciugarmi per bene..cosa diamine aveva intenzione di fare??...
dopodichè mi rivestii.. pantaloni a pinocchietto di jeans elasticizzati. maglietta a maniche corte nera.. la pancia leggermente scoperta.. frizionai i capelli in modo che fossero semi asciutti.. li finii con il phon dopodichè ritornai in camera.. fermandomi a pochi passi dal letto..
sono tornata..
dissi lanciandogli un occhiata.. non sapevo che fare.. non ci stavo capendo nulla..

regolarizzai il respiro ancora affannoso mentre sentivo il rumore del phon...
Ero ancora stordito pensando a ciò che era accaduto in così poco tempo, a come mi aveva attirato verso di sè, per un momento pensai all'imprinting, poteva essere quello?...
Poi ripensai al racconto di tutti i licantropi che avevo incontrato nella mia vita da vagabondo, tutti avevano parlato di un legame troppo intenso, non poteva essere questo, si certo, lei mi attirava come una calamita, ma non sentivo il mio cuore indissolubilmente legato al suo...
Avevo chiuso gli occhi mentre lasciavo che la mia mente vagasse, ero così assorto che non la sentii nemmeno rientrare...
<<sono tornata..>> udii in un sussurro, aprii gli occhi e lei era lì, bellissima, con un filo di pancia scoperta e gli occhi innocenti, dubbiosi e impauriti...
Sorrisi, mi avvicinai e insinuai un dito nella tasca dei suoi jeans, con un dolce strattone la portai sul letto accanto a me...
Bentornata...le sussurrai baciandole una guancia...
Sta tanquilla, desidero solo la tua compagnia, non ti salterò addosso, anche perchè non credo che farei una bella figura conciato così...dissi ridendo...
poi posai lo sguardo sul suo viso...intenso...
E tu, desideri la mia compagnia...Ewin?...sussurrai avvicinandomi al suo viso e osservandola, un sopracciglio inarcato, lo sguardo malizioso e divertito...

Non appena ero entrata lo avevo sorpreso con gli occhi chiusi, il profilo concentrato in chissà quali pensieri, lo osservai per qualche istante, subito dopo parlai.
Non appena notò la mia voce aprì gli occhi e il suo volto si girò verso di me, si avvicinò leggermente per poi sorridere mentre infilò un dito nella tasca dei jeans, con un piccolo strattone gentile mi fece accomodare accanto a se, sul mio letto.
In tutto questo non ero riuscita a distogliere lo sguardo sul suo volto, tutto ciò era assurdo quasi, come potessi provare tutto ciò per un ragazzo che conoscevo si e no da un giorno.. mio dio che confusione!
Mi voltai parzialmente verso di lui una volta seduta, osservandolo, non capivo quali fossero le sue reali intenzioni, anche perchè cominciavo a dubitare anche delle mie.. non sapevo.. non capivo niente.
<<bentornata...>> sussurrò poi baciandomi una guancia, sentii una piccola vampata di calore avvolgermi il viso, ma sorrisi, leggermente.
Grazie..
risposi leggera scostandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
<<sta tranquilla, desidero solo la tua compagnia, non ti salterò addosso, anche perchè non credo che farei una bella figura conciato così..>> disse dopo, cominciando a ridere, nonostante quele parole dovevano rassicurarmi, mi regalarono una sensazione strana, che non seppi definire ma mi sfuggì una piccola risata lo stesso.
oh.. beh..
dissi leggermente impacciata e mi zittii quando mi rivolse lo sguardo, quello sguardo, intenso.
<<e tu, desideri la mia compagnia...Ewin?..>> sussurrò poi troppo vicino al mio volto scrutandomi, con un sopracciglio alzato e lo sguardo con sottofondo di malizia e divertimento.
dischiusi le labbra.. la mia prima risposta immediata sarebbe stata si.. e questo non era un bene .. era stato l'istinto.. qualcosa di strano a portarmi a questo.
Tacqui per qualche istante guardandolo negli occhi, poi mi schiarii leggera la voce, ero in imbarazzo.. diamine!..
beh.. non vedo perchè non dovrei...
risposi leggermente impacciata.. e arrossata.