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<<<continua da<<<centro città-giretto per la città
Sfrecciavo a tutta velocità nel fogliame verde intenso, mille profumi si espansero nelle mie narici, sentivo gli altri sparpagliarsi.. Incedevo veloce, evitando con maestria qualsiasi ostacolo sul mio cammino, la maglia e la giacca svolazzava insieme al vento così come i miei capelli, aguzzai la vista, tutte quelle caratteristiche dell'ambiente non avrebbero mai smesso di sorprendermi.. di quanti particolari era capace la natura.. corsi e corsi, allontanandomi da loro, il vento mi sfiorava il volto livido.. ah.. come mi piaceva quella sensazione, mi sentivo libero, me stesso, senza pensieri.. poi mi giunse una scia, era un puma, il leone di montagna.. anzi.. ne erano due.. avevo trovato la mia preda.. non mi era mai piaciuto di persè cacciare, tentavo di farlo il meno possibile.. Non ero mai stato un tipo violento.. cinico e bastardo si.. ma violento mai, soltanto se provocato forse.. mi sfuggì un sorrisetto. La voce melodiosa di Nola annunciò la sua cattura di un orso, subito dopo Aezel annunciò la cattura di un cervo, e l'altro vampiro un orso.. arricciai leggermente il naso.. era troppo pacchiano per i miei gusti, scossi lievemente il capo e non vi badai. rallentai fino a fermarmi, fino a quando i miei passi non produssero il minimo fruscio, quatto, come un felino in agguato, mi mimetizzai tra i cespugli, ero invisibile all'oro, come un perfetto predatore.. non avevano via di scampo. mi sporsi leggermente, erano magnifici, il loro pelo dorato scintillava quasi, i grandi occhi gialli appena socchiusi, stavano riposando.. era un pò come colpirli alle spalle, ma in un certo senso avevo sete, la gola cominciò a bruciare, quindi decisi scattai. Successe tutto in un lampo, raggiunsi il primo puma, non si era accorto minimamente di me e se ne stava disteso su una roccia, sotto il sole.. lo placcai e affondai i denti nella pelliccia morbida, muschiata, calda al tatto, la pelle si lacerò come carta sotto i miei denti e il caldo e fluido liquindo mi scese in gola, aumentando la mia sete a dismisura.. bevvi avidamente, ma non troppo.. con entrambe le mani affondate nella pelle, bevvi tutto.. senza lasciare nemmeno una traccia di sangue.. non appena il felino smise di dibattersi annunciò la sua morte.. mi alzai, l'altro stranamente non si era mosso o fuggito, mi fissava, con occhi spalancati, le fauci spalancate a mostrare i grandi denti. era il maschio, ero sul suo territorio dopotutto, continuò a fissarmi finchè non si rannicchiò sulle zampe e spiccò un balzo. mi dispiace.. mormorai prima di placcarlo durante il balzo e sbatterlo a terra per poi affondare i denti anche nel suo collo.. dissanguai anche lui e durante l'ultimo battito del mio cuore fu come se anch eil mio smettesse per una secondav olta.. questo era il prezzo della mia maledizione, si per me era una maledizione.. mi rialzai guardando verso la direzione in cui avevo perso di vista gli altri.. due puma.. annunciai, con voce calma, tranquilla, mascherando la tristezza maestralmente.. ero indecifrabile quando mi ci mettevo.. poi sentii quel vampiro gridare, ad aezel sicuramente, che gli dovevano una cena.. ruotai gli occhi al cielo, non potei proprio trattenermi.. mi dava sui nervi..
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